
“Ero particolarmente insofferente verso la moda che voleva oggetti, e fra questi anche le sedie, sovraccarichi di arroganze progettuali di natura tecnologica o tipologica: volevo disegnare una sedia il più semplice possibile, quasi ovvia, non un oggetto diverso a ogni costo, e dopo un’attenta analisi ho visto che fra le sedie moderne le Thonet sono quelle che meglio incarnano l’idea di immagine archetipica, e così per definire il carattere della mia sedia ho scelto di dialogare con questo unico esempio di oggetto alto-borghese, carico di valenze semantiche e simboliche”.