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Nato come “sgabello per telefono”, e per posture inusuali e sedute occasionali, al di là della dichiarata allusione al mondo ciclistico (il colore rimanda a quello della maglia del vincitore del Giro d’Italia), l’oggetto riprende il sedile del mungitore, quello che si “indossa” allacciandoselo in vita, costituito da un piano molto semplice e con un unico appoggio a terra, quello che conclude la triade necessaria per la corretta stabilità, aggiungendosi alle due gambe della persona che vi si appoggia.