Take Your Seat. Solitude and conviviality of the chair è una mostra dedicata alla sedia, l’oggetto più iconico capace di sintetizzare il valore del design stesso. Con trenta sedie insignite del Premio Compasso d’Oro e più di ottanta menzioni d’onore, il percorso espositivo a cura di Nina Bassoli mette in mostra una delle infinite storie che possono essere dispiegate sollecitando l’archivio ADI raccontando in questo allestimento come il design dal 1954 a oggi abbia veicolato linguaggi e contenuti attraverso i grandi cambiamenti della società̀ e come sia stato in grado di reagire ai nuovi paradigmi culturali ogni volta con nuove invenzioni di seduta e nuovi valori.
Tra le sedute esposte si ritrovano alcune tra le più iconiche “invenzioni” di Zanotta.
Singer di Bruno Munari, la sedia per visite brevissime dalle audaci proporzioni e la prospettiva deformata, data dall'inclinazione del sedile che permette un appoggio ma impedisce di sedersi.
Allunaggio, la seduta outdoor aerea, futuristica, provocatoria e ironica progettata da Achille e Pier Giacomo Castiglioni che, ispirati dal tema del viaggio sulla Luna, danno forma a un inedito e bizzarro sedile da giardino con l’obiettivo di proiettare un’ombra minima sul prato per non ostacolarne la crescita.
Sacco di Gatti, Paolini e Teodoro, la poltrona pop, ergonomica, destrutturata e nomade che ha rivoluzionato il concetto di seduta introducendo nuove posture e gestualità nelle case delle persone.
Fenis di Carlo Mollino, la sedia scultura scavata nel legno massello dalla morfologia sinuosa progettata per conformarsi all’ergonomia della colonna vertebrale: un modello unico nel suo genere, innovativo nella forma e solido nei materiali.