Esemplari operazioni di redesign per riproporre oggetti anonimi, alla cui forma sedimentata aggiungere dettagli adeguati all’oggi: un classico dell’agire di Achille Castiglioni, che spesso ha raccolto con curiosità questi oggetti, quelli a cui l’amico Munari avrebbe dato il Compasso d’Oro a Ignoti. Come il tavolino a tre gambe tipico dei bistrot parigini, reinterpretato con il Cumano nelle sue linee essenziali e nei suoi particolari costruttivi, come il giunto progettato in un materiale del proprio tempo per facilitare la scorrevolezza sulla struttura verniciata (senza rovinarla con l’uso), e il dettaglio di un foro sul piano che aggiunge alla possibilità già prevista del ripiegare anche quella dell’appendere (a muro, attraverso un gancio apposito).
Tavolino pieghevole. Struttura e piano in acciaio verniciato talco, amaranto, verde prato o nero. Giunto scorrevole in ABS. E’ dotato di un gancio per appenderlo a parete.
Dal design al prodotto
Il progetto di questo tavolino parte dal desiderio di rivisitare il disegno di un archetipo di fine Ottocento appartenente alla tipologia dei tavolini per esterno pieghevoli. Nel re-design di questo pezzo, Castiglioni concentra l’attenzione sugli elementi di dettaglio per perfezionare ed esaltare la funzionalità del prodotto.